Il “caso” Fedez a Viareggio e la solita barzelletta italiana…

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Il “caso” Fedez a Viareggio e la solita barzelletta italiana… facciamo chiarezza!

fedez-viareggioCi aspettavamo che l’evento di Domenica 06 Dicembre a Viareggio avesse una risonanza piuttosto forte, data la presenza del giudice di Xfactor, ma che diventasse un “caso” nazionale proprio non lo potevamo immaginare. L’eco della manifestazione è riuscita persino a scomodare giornali nazionali e politici, che, a quanto pare, non avendo altro di più importante da raccontare in queste vacanze dell’Immacolata, hanno voluto lasciare il loro social contributo.

Discotecheinversilia.it avendo consigliato e descritto l’evento sul proprio portale ha voluto fare chiarezza su alcuni punti,

senza voler difendere o scagionare nessuno, ma cercando di esporre i fatti per come realmente sono accaduti. Ovviamente tutto ciò che descriveremo è dovuto alla nostra presenza attiva nel locale la sera del 6 dicembre e nella raccolta di informazioni sul “campo”. Abbiamo letto di tutto, sono state dette poche verità e tante “baggianate”, perchè spesso, come accade in questa era social e moderna, si parla, ma, sopratutto, si scrive per sentito dire…

Partiamo per punti:

Il locale.

Il locale era La Capannina di Viareggio che non c’entra niente con la Capannina di Franceschi, di Forte dei Marmi, la quale dista a circa 20km di distanza

La Capienza.

Si è parlato a sproposito della capienza del locale, troppe persone rispetto a ciò che il locale potesse contenere. Partiamo dalla premessa che noi, del “settore”, dopo 10 anni di vita notturna ancora oggi facciamo fatica ad identificare la capacità effettiva, se non leggendo le licenze. In Versilia ci sono locali, apparentemente grandi, che in realtà hanno una portata esigua, come esistono locali apparentemente piccoli, ma che in realtà sfruttando diversi settori riescono ad avere un volume più ampio.

Che ci fosse molta, ma molta gente è fuori da ogni dubbio, ma che sia stata superata la capienza, noi personalmente non siamo in grado di confermarlo. Ogni serata con ospiti importanti comporta un certo “imballaggio”, detto in termini tecnici, con poco spazio per muoversi. Puntualmente in Versilia, ogni sabato notte ci sono locali e bar di pochi metri quadri, affollati e straffollati, senza destare grande preouccupazione.

Per tornare alla Capannina (di Viareggio), nei momenti concitati ovvero quando Fedez avrebbe dovuto fare le foto e gli autografi, la sala 2, antistante la zona adibita all’occorenza, era stata quasi completamente chiusa, per garantire la possibilità a tutti di poter avere l’ambito selfie, riducendo sostanzialmente la capacità del locale e quindi creando quella ressa di cui si è discusso.

Quindi dire a priori, sparando numeri a caso, che la Capannina contenesse più di quanto possibile, ci sembra un po’ avventanto, non sicuro, considerando, poi, che ad un certo momento sono stati bloccati gli ingressi.

Concerto o Dj Set.

La differenza tra Concerto e Dj Set è sostanziale. Un concerto è un concerto, con spazi enormi, 2 o più ore di musica. Quello della scorsa estate a Lucca, con Fedez accompagnato da J-AX, era stato un concerto, questo, ovviamente, dentro una discoteca, non poteva essere nient’altro che un dj Set. Ma è evidente che tutti non possono conoscere ciò che per noi è scontato, ma su ogni flyer, comunicazione, e soprattutto, ci teniamo a precisarlo, sul nostro blog era evidente la dicitura “Official Dj Set“. Inoltre, noi dello staff di Discotecheinversilia.it abbiamo più volte chiarito, con chi chiamava per avere informazioni, che si sarebbe trattato di un Dj Set NON di un Concerto. 

Cos’è un Dj Set.

Il Dj set è una pratica molto ricorrente nelle discoteche italiane quando si parla di artisti del calibro di Fedez, o, comunque, di cantanti/rapper ospitati nei locali. Si tratta di una esibizione live di 4/5 pezzi al massimo e successiva, ma non obbligatoria, fase di autografi e foto. Non obbligatoria, ma a discrezione dell’organizzazione se presente nel contratto.

Playback o Live.

Questo punto ci ha fatto molto sorridere. A parte che sarebbe un po’ complicato “rappare” in playback, muovendo solo le labbra a 2mt dai fans, poi, Fedez, nei pezzi eseguiti, caricava il pubblico parlando e animando la festa, quindi è piuttosto difficile credere a quella storia. Inoltre, esistono diversi video in rete, girati dai presenti, nei quali si denota abbastanza facilmente che fosse tutto live.

Prezzo eccessivo e cachet Fedez.

Si è parlato del prezzo eccessivo del biglietto e del basso cachet di Fedez, in quanto avesse rappato solo 4/5 pezzi. Non conosciamo, ovviamente, il cachet dell’artista, ma crediamo, con una certa sicurezza, sia tutt’altro che economico, inoltre i costi di gestione di un evento del genere, a partire dal semplice ghiaccio, al service audio e luci, al personale, alle tasse e a tutto ciò che ne concerne non sono assolutamente bassi. Si pensa che le discoteche siano miniere d’oro, lo erano negli anni ’80 e ’90, adesso decisamente meno.

Facciamo poi notare, che in molti locali della versilia, il prezzo medio per serate “normali” (senza alcun ospite) è di 25/30€. 

Ci sembra, poi, logico che un’azienda voglia ricavare guadagno dall’investimento fatto, pensiamo sia alla base del mercato. Anche se a qualcuno non è chiaro, una discoteca è pur sempre un’azienda.

Poi, scusate la franchezza, ma nessuno è stato costretto a partecipare. Una persona “normale” prima di fare un viaggio, provare un nuovo ristorante o partecipare ad un evento si informa sulle modalità, sui costi, insomma su cosa troverà… 

L’organizzazione.

Partiamo dalla premessa che con Glauco Ghelardoni abbiamo collaborato in diversi eventi con discreto, per non dire notevole, successo e continueremo a farlo. Che si può sempre fare meglio è senza ombra di dubbio, ma non è facile organizzare, ma sopratutto gestire le situazioni di crisi in una serata del genere. Potevano essere fatte tante cose in modo diverso, ma il nocciolo della questione è stato il concitato “momento foto“.

Descriviamo il susseguirsi degli eventi: dopo l’esibizione, Fedez, lascia il palco e attraverso un’entrata di servizio occupa la sala adibita alle foto. In un primo momento viene bloccata l’antistante sala 2, in modo da cercare di regolarizzare e mantenere in sicurezza il flusso di persone.

Ecco, questo punto, probabilmente poteva essere gestito meglio, ma l’arroganza e la maleducazione di alcuni soggetti, piccoli, ma soprattutto adulti, ha reso ancora più difficile la situazione. Abbiamo assisitito ad una scena raccapricciante, una ragazza sulla sedia a rotelle spinta da un uomo, non definibile tale, per poter prenderne il posto e raggiungere l’ambita foto. Genitori che spingevano e offendevano, per far arrivare primi i propri figli, altri che arrivavano alle mani, difficile dover gestire persone poco civili.

Nel momento in cui era a forte rischio la sicurezza dei partecipanti, aggravata dalla possibile rottura della vetrata che separava la zona foto, l’organizzatore e l’artista hanno dovuto fare una scelta: assumersi la responsabilità di proseguire, con i rischi derivanti o andare incontro, come poi avvenuto, al linciaggio mediatico interrompendo la scaletta. A noi sembra che la decisione presa, ovvero quella di annullare le foto, sia stata di assoluto buon senso. 

I bambini.

Era stato concesso l’accesso ai ragazzi con età inferiore ai 16 anni, purchè accompagnati da un genitore, previa firma di un foglio di assunzione responsabilità.

Ci sembra del tutto normale lasciare libero accesso ai fans dell’artista, che raccoglie un range d’età piuttosto vario, ciò che ci fa un po’ rabbrividire è la facilità con cui i genitori hanno accettato di far partecipare all’evento i propri figli, pur sapendo si trattasse di una discoteca e, quindi, di un ambiente da discoteca. Abbiamo assisitito a padri che avrebbero voluto firmare il modulo di responsabilità e lasciare i figli dodicenni da soli nel locale, ciò ovviamente non è stato permesso dal personale.

Quindi, prima di fare la morale all’organizzazione sul voler guadagnare senza alcuna remora, bisognerebbe meditare ed eventualmente inveire anche su questo.

Alcuni dei genitori presenti, il giorno dopo hanno invaso di commenti pessimi facebook, dal nostro punto di vista, avrebbero dovuto riflettere sul fatto che probabilmente, La Capannina, in quanto locale notturno, non sarebbe stata un luogo adatto ai loro bambini. Ciò non toglie che la sicurezza all’interno del locale debba essere sempre garantita, ma conosciamo bene che l’ambiente notturno spesso presenta dinamiche non idonee ad un pubblico molto giovane. Inoltre lo stesso personale adibito a tale compito, ha trovato difficoltà nel gestire proprio i genitori, che avrebbero, invece, dovuto dare il buon esempio.

Ci teniamo, nuovamente, a precisare che tutti i padri e le madri che hanno contattato il nostro staff, nel corso delle settimane precedenti all’evento, hanno ricevuto la solita risposta:“Si tratta di un Dj Set non di un Concerto, Fedez si esibirà con 4/5 pezzi intorno alle h1.00 e fondamentalmente si tratta di una serata da discoteca”

Possiamo immaginare, senza presunzione, che non tutti abbiano effettuato tale comunicazione, ma una discoteca rimane sempre una discoteca.

Le misure di sicurezza.

Abbiamo letto che non c’era alcuna misura di sicurezza, nessuna ambulanza, nessuna forza dell’ordine.

Allora, in realtà, la sicurezza del locale era composta da diversi uomini, inoltre era presente un’ambulanza per l’intera notte, proprio accanto all’ingresso in ben evidenza e pronta ad intervenire. Per quanto riguarda le forze dell’ordine, sapevano tutti dell’evento, noi stessi avevamo ricevuto una chiamata rimandandola all’organizzatore. Sicuramente, non potevano controllare tutta la serata, primo perchè se non chiamati non crediamo si tratti della loro mansione principale, altrimenti dovremmo avere una pattuglia a discoteca ogni weekend, secondo con tutte le problematiche attuali della cittadina, pensiamo siano state ben più utili in giro. 

Concludiamo, ripetendo, che questo rimane il nostro punto di vista, reale e vissuto, non frutto di sentito dire e passaparola. Si poteva, ovviamente, organizzare meglio, soprattutto la gestione foto, ma siamo convinti che se ci fossero state solo persone educate e corrette, probabilmente, molte difficoltà non si sarebbero verificate. Ci sembra la celeberrima barzelletta italiana, con protagonisti i soliti maleducati e furbi, e in cui la colpa è sempre degli altri, di chi non ha concesso ai fans la tanta ricercata foto. Non vogliamo fare di tutta l’erba un fascio, ci sono state, anche, persone “normali” ed educate, tanto da commentare, con parole simili alle nostre, l’evento.

Alessandro I.

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